Una mia fantasia

È sera. LUI sbriga le sue faccende per casa mentre pensa costantemente ed intensamente a LEI.
Suona il telefono. È un suo messaggio. Visualizza e legge solo il soprannome che LEI gli aveva dato. Risponde ad occhi chiusi “sto arrivando a prenderti, dove sei?”
Quando la vede il cuore accelera all'impazzata, gli occhi sono quelli di un bambino e le parole non escono.
La fa salire in auto, dietro, cosicché lui posso guardarla negli occhi attraverso il riflesso dello specchietto retrovisore.
LEI è bellissima come sempre. Negli occhi, gonfi, la tristezza di chi ha amato ma non è riuscito nel suo intento e la felicità di essere con LUI.
Negli occhi di LUI, lucidi, una voglia matta di farle tutto ciò ha sempre e solo scritto pensando a LEI.
Arrivano a casa. LUI scende e le va ad aprile lo sportello. La guarda e la prende in braccio "ora ci penso io a te" col tono di voce basso, ma caldo a rassicurarla e a volerle togliere tutta la tristezza....

Entrano in casa con LEI in braccio, la sua testa poggiata tra il collo e la spalla per ascoltare i battiti, accelerati di LUI, il suo respiro e il suo profumo.
La porta in camera e la posa sul letto.
"Spogliati e metti i vestiti là, che ti preparo un bagno caldo".
LEi si presenta in bagno solo col telo che lascia cadere ai suoi piedi...LUI chino sulla vasca si gira e la vede lì davanti.
Capelli slegati da un lato, in punta di piedi, una gamba tesa e una flessa, mentre con la mano carezza i capelli, scendendo sui seni fino al basso ventre.
LUI la fissa negli occhi seguendo poi la mano, ma guardando ogni centimetro della sua pelle, candida fino ai piedi.
Si alza le prende la testa tra le mani, continua a fissarla negli occhi e si ferma a pochi attimi dalle sue labbra...il respiro è affannato..."quanto si bedda!"
La solleva e la corica delicatamente in vasca...sta coccolando la sua regina e sa benissimo che dopo potrebbe arrivare la sua ricompensa...

Finito il bagno la solleva e la porta in camera sul letto.
LEI non sta più nella pelle.
LUI non sta più nei pantaloni della tuta...
La mano parte e comincia pian piano a toccarla con un dito a sfiorare quella pelle. Ad ogni sfioro segue un bacio.
Dal collo, giù tra i seni.
Poi giù sul ventre.
Hanno fame e nell'aria si sentono i profumi di chi, da lì a poco, si abbandonerà a tutto ciò che fino ad allora hanno solo immaginato.
LEI gli salta addosso e LUI la lascia fare, perché è così che la vuole.
Dominatrice!
Selvaggia!
Passionale!
La musica sale e i vicini dicono che non è male.
Sfinita dalla sinfonia restano sul letto. LUI pende letteralmente dalle sue labbra cercando ogni singolo suo respiro perché è quell'aria che ha voluto da così tanto tempo da credere fosse divina...
... l'indomani li spetta una buona colazione, ma questa è un'altra storia!  M.G.